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L’acquisto di un terreno agricolo è sicuramente un’ottima opportunità di investimento perché i terreni hanno subito una diminuzione dei prezzi nettamente inferiore rispetto ad altre tipologie di immobili, come ad esempio gli immobili residenziali.

Tuttavia se stai cercando un terreno da comprare dovrai avere ben presente quali costi includere per l’acquisto di un terreno agricolo. Ad esempio, per comprare un terreno è necessario un notaio? Sono previste delle agevolazioni fiscali?

La prima spesa da prendere in considerazione riguarda proprio l’onorario del notaio a cui ti rivolgerai per la consulenza su terreni da vendere o comprare. Devi sapere, infatti, che non è possibile stipulare l’atto di compravendita di un terreno senza un notaio; è comunque buona norma chiedere un preventivo dettagliato direttamente al professionista, anche in ragione dell’abolizione delle tariffe notarili uniche avvenuta nel 2012 a seguito del Decreto Liberalizzazioni.

Ad ogni modo, oltre all’onorario del notaio dovrai considerare anche le seguenti tasse e spese per l’acquisto di un terreno:

  • imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale, il cui ammontare dipenderà dalla presenza o meno di agevolazioni fiscali sul terreno e, in linea generale, dalle aliquote applicate, che a loro volta variano in relazione al prezzo dichiarato in sede di stipula dell’atto, e non dal valore catastale del terreno;
  • spese per visure: il rilascio delle visure catastali prevede il pagamento dei tributi speciali catastali, il cui importo può variare a seconda di visure in modalità telematica, o visure non su base convenzionale;
  • contributi previdenziali;
  • IVA sull’onorario del professionista, che può dipendere anche dal grado di complessità della pratica.

 

Agevolazioni per l’acquisto di un terreno agricolo

Se ti stai chiedendo se è possibile usufruire di agevolazioni fiscali sull’acquisto di un terreno agricolo, devi sapere che un’importante agevolazione sulla piccola proprietà contadina è stata introdotta nel 1949 e poi rinnovata di anno in anno fino a diventare definitiva nel 2012 con la legge n. 25 del 26 febbraio 2012.

Per quanto riguarda le condizioni da rispettare per poter usufruire di tale agevolazioni, bisogna essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti all’ente previdenziale INPS.

Deve trattarsi di acquisti onerosi (ad esempio, compravendita o permuta) di terreni agricoli oppure fabbricati rurali accessori e di pertinenza del fondo (come depositi attrezzi, stalle, fienile, abitazione rurale).

Inoltre è vietato vendere il terreno o cessare la coltivazione per 5 anni, pena la perdita delle agevolazioni e il pagamento delle sanzioni pecuniarie.

La tassazione agevolata prevede 2 imposte fisse (registro e ipotecaria di 200 euro ciascuna) e l’1% di imposta catastale.

Con la legge di stabilità 2016 può usufruire delle agevolazioni sulla piccola proprietà contadina anche l’acquisto da parte del coniuge o discendente del coltivatore diretto anche se non iscritto alla gestione previdenziale INPS a condizione che sia già proprietario di un appezzamento di terreno agricolo, sia già convivente con il coltivatore diretto il quale assume l’obbligo di coltivare il terreno che per 5 anni non potrà essere venduto.

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